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Analisi ad Ultrasuoni Airborne & Structure Borne

Gli ultrasuoni: la tecnica versatile dalle molteplici applicazioni che genera immediatamente risparmi.

Grazie alla direzionalità del fascio di ultrasuoni generato dalle turbolenze create dalle perdite negli impianti o nelle line elettriche oppure dall’attrito che nasce nelle macchine mal lubrificate, il tecnico può “ascoltare” le macchine e capirne lo stato di salute.

  • linee di fluidi in pressione (ad esempio sistemi di aria compressa);
  • scaricatori di condensa e componenti delle linee vapore;
  • impianti e linee in vuoto;
  • quadri MT e componenti elettrici segregati;
  • trasformatori segregati e sottostazioni AT/MT;
  • cuscinetti e lubrificatione;
  • …e molto altro.

Questa tecnica si applica ad impianti funzionanti, e può essere di due tipi: “airborne” o “structure borne”, cioè a distanza o a contatto.

È utilizzata da decenni per la diagnosi di diversi tipi di componenti, soprattutto in ambito industriale.

  • L’analisi ultrasuoni per un risparmio economico immediato, dove il ROI è di pochi mesi.

La velocità di ispezione e l’efficienza sono strabilianti quando parliamo di ricerca di:

  • perdite da linee di aria compressa e gas in pressione;
  • perdite da linee e impianti a bordo macchina;
  • perdite da impianti in vuoto;
  • perdite, trafilamenti e guasti in impianti e linee vapore (valvole, scaricatori di condensa, ecc.).

Il risultato ottenuto sarà tale da giustificare l’investimento per il costo di ispezione periodica: il report accurato, con chiara indicazione dei punti anomali, guiderà le attività di manutenzione e la priorità di intervento.

Le perdite negli impianti a vuoto

Trovare le perdite negli impianti sotto vuoto è una ricerca un po’ diversa, perché la turbolenza si genera all’interno dei tubi e degli impianti, non fuori .

Per il vuoto quindi non possono essere utilizzati i comuni sensori che si usano per le perdite di aria compressa ma servono accessori specifici, disegnati per questo scopo preciso.

La sonda CFM “Closed Focus Module” di UE System è il nostro asso nella manica per il controllo degli impianti in vuoto.

Grazie alla estrema sensibilità del modulo CFM il tecnico, passando vicinissimo a tutte le parti di impianto con possibile perdita, riesce a percepire in cuffia ogni più piccolo sibilo dovuto alla perdita di vuoto ed al conseguente “risucchio”, indirizzando le attività di manutenzione.

Gli ultrasuoni “airborne” sono il metodo più efficace per controllare le sottostazioni AT/MT, assieme alla termografia

  • Gli ultrasuoni per la verifica di installazioni elettriche segregate e per i difetti non verificabili con la termografia infrarossi: la sicurezza prima di tutto.

Possiamo in questo modo scoprire:

  • effetto Corona: gli ultrasuoni “airborne” sono il modo più rapido ed efficace per “sentire” la presenza delle scariche parziali più comuni negli impianti AT;
  • “tracking“: la prima anomalia davvero seria che si presenta negli impianti AT e MT;
  • archi elettrici: in questo caso gli ultrasuoni permettono l’analisi di questo fenomeno estremamente rischioso per impianti e tecnici mantenendosi ad una opportuna distanza di sicurezza;
  • connessioni allentate, in supporto alla tecnica termografica o dove la termografia non riesce a vedere;
  • avvolgimenti allentati nei trasformatori: anche questa anomalia, che alla lunga può in ogni caso causare problemi, può essere rilevata con gli ultrasuoni;
  • molto altro…

Gli ultrasuoni “structure borne” sono il metodo più efficace per controllare i trafilamenti nelle valvole, gli scaricatori di condensa, i cuscinetti a strisciamento…e non solo

  • Gli ultrasuoni “structure borne” per le applicazioni meccaniche: lubrificazione, cuscinetti, tenute e valvole.

Possiamo in questo modo controllare, con il modulo magnetico o con il puntale:

  • la condizione di lubrificazione dei cuscinetti, soprattutto durante l’operazione periodica con pompa manuale;
  • la condizione di danneggiamento dei cuscinetti, sia come misura assoluta che a confronto con cuscinetti similari;
  • tenute danneggiate nei cilindri idraulici: il sensore magnietico posizionato sulla camicia del cilindro permette di percepire immediatamente ogni attrito eccessivo e confrontare vari steli;
  • cuscinetti a strisciamento: per funzionare bene devono dare una mappa ultrasonora pulita;
  • valvole che trafilano: con il metodo ABCD si può scoprire se la valvola chiude correttamente oppure no;
  • scaricatori di condensa danneggiati: in accoppiata con la termografia, l’utilizzo degli ultrasuoni permette di determinare in modo veloce ed accurato quali e quanti scaricatori di condensa stiano funzionando male;
  • molto altro…

Per un ROI rapido suggeriamo l’ispezione con frequenza almeno trimestrale, in particolare per le linee di aria compressa, di gas tecnici in pressione e per gli scaricatori di condensa nelle linee vapore.

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